Abbiamo seguito il caso D3 da ottobre con vari accessi agli atti, ma solo oggi, con l’ultima visione abbiamo chiuso il cerchio, per constatare che nel giro di due mesi l’amministrazione si è contraddetta da sola.
Prima, il 6 Novembre, indice un AVVISO DI MOBILITÀ VOLONTARIA ESTERNA PER LA COPERTURA DI N.1 POSTO DI FUNZIONARIO DI POLIZIA LOCALE CAT. D3 PRESSO IL DIPARTIMENTO SERVIZI ISTITUZIONALI, in pratica per sopperire alla mancanza di una figura che in realtà c’era, ma che è stata spostata in un altro settore, pare per “migliorare la macchina comunale”, e questo lo si evince facilmente dalla lettera di dimissioni dell’Ex Assessore Damiano Tradigo.
Nella determina inoltre si legge il nulla osta dei Revisori dei Conti e si ribadisce che “è prevista la copertura a tempo indeterminato”, ossia che le coperture economiche ci sono.
Il 9 Dicembre viene nominata la commissione esaminatrice (costata più di 1.000€) composta da 3 comandanti di Polizia Municipale.
Il 10 Dicembre la commissione procede alla selezione tra due candidati (gli unici pervenuti in tempo e con i requisiti necessari), ed inviai i dati di chi si è aggiudicato il posto di lavoro all’ufficio del personale.
Il 16 Dicembre la stessa commissione si riunisce una seconda volta per “integrare in modo informatico quanto già scritto a mano”.
Il 29 Dicembre si sarebbe dovuto provvedere all’assunzione, se non fosse che oggi, 8 Gennaio viene pubblicata una determina del 23 Dicembre ove su proposta dell’Assessore al personale “si da mandato al dirigente del personale di non procedere alla copertura del posto di funzionario di Polizia Locale cat. D3”.
Ci chiediamo quindi perché si sia indetto un avviso di mobilità interna adducendo all’esigenza di personale e poi due mesi dopo, ma soprattutto dopo aver designato il “vincitore” si sia deciso di non assumere adducendo a problemi economici.
Se uno volesse pensare male potrebbe dubitare che la persona che si è aggiudicata il posto non sia gradita, oppure che, magari, sottolineano magari, si pensava potessero partecipare anche le figure D1 come quella riportata in una precedente richiesta di mobilità esterna, datata 26 Novembre (prot. 44466) di una figura D1.
I se e i ma sono tanti, certo è che anche qui, oltre al tempo perso tra delibere e determine, selezioni e commissioni costate alla comunità, rimane la beffa per chi, convinto di partecipare ad un colloquio di lavoro, si è trovato con un “è stata assunta! Anzi no, ci siamo sbagliati”.
Quello che è certo, forse, è che fino al 2016 ”vista la necessità di ridurre la spesa del personale” non si dovrebbe più provvedere ad assunzioni, o meglio, sempre che non cambino idea.
Un Milanese direbbe: Fà e desfà l’è tt un laurà!
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