“”La buona politica NON ha saputo intervenire tempestivamente su un delicato processo amministrativo, IN ESTREMIS HA DOVUTO fare sintesi dei numerosi contenuti condivisibili dell’iniziativa referendaria e delle altrettanto NON condivisibili esigenze dell’Amministrazione di risolvere in maniera razionale e soddisfacente un problema della comunità cittadina. “”
Questo Sarebbe stato il testo più corretto per raccontare quanto è successo. Un Sindaco porta in consiglio l’esternalizzazione del forno crematorio dopo che c’è stato l’interessamento di un privato, parte della sua maggioranza non si interessa del problema, altri alzano la mano a comando e ora, dopo che è nato un comitato, si sono mobilitate tantissime persone, ora, il Pd ci dice che ha salvato tutti?
No, non ci stiamo. In consiglio comunale è stato votato un documento che annulla il Progetto di Finanza proposto ma mantiene l’esternalizzazione. Per quel testo abbiamo chiesto venisse inserito il tetto massimo di 1.800 cremazioni e ciò non è avvenuto.
Morale: se vincerà il SI il forno rimarrà pubblico e le cremazioni saranno al massimo 1.800 (già oggi sono 1.200di cui solo 250 verbanesi, il resto da fuori, Milano, Varese, Biella).
Se vincerà il NO, non è vero che ci salviamo comunque, perché il forno potrà andare al privato, aumentare le cremazioni e diminuire gli utili per il comune.
Ricordiamo a Zanotti che anche per Palazzo Pretorio cantarono vittoria, per poi esser smentiti dai fatti e, in quel caso, abbassar le orecchie facendo, ad oggi, finta di niente.
Al Referendum si andrà a votare, su quello condividiamo. Votare è un diritto e un dovere, ma ovviamente si dovrà votare SI.
MoVimento 5 Stelle Verbania