Crediamo che il clima creatosi in Consiglio Comunale, ma soprattutto nella commissione Capigruppo abbia superato la decenza. Da un lato abbiamo un’amministrazione sorda, forte della sua “assente” maggioranza che naviga a vista infischiandosene della democrazia, delle minoranze e, a volte al limite della legalità (vedasi ultima vicenda sulla Commissione Paesaggio). Dall’altra parte si vedono le minoranze insorgere denunciando ciò che non va: alcune esternazioni sono fatte con cognizione di causa, altre invece, partono da spunti giusti che degenerano pretestuosamente cavalcando l’opportunità di mera opposizione politica.
Questo è quanto avvenuto anche nell’ultima commissione capigruppo: vi era un capogruppo del PD, Tartari, che ha mostrato il peggio della politica, col peso di dover dimostrare al Sindaco che lui non cede alle richieste dell’opposizione, un “sordo” Assessore Alba distante da quello che tutti i consiglieri chiedevano, alcune opposizioni che, anche con arroganza, sbraitavano le loro posizioni, e sempre altri di opposizione che, come noi, cercavano di capire fino a quanto il PD potesse cadere così in basso, anche su dei meri cavilli regolamentari.
In questo “far west” grande assente è stata la segretaria comunale che più che mai doveva esser presente alla discussione data la delicatezza del tema, lasciando così il ruolo di arbitro alla Vice Presidente De Ambrogi che si è trovata (e di questo ce ne dispiace) tra l’incudine e il martello, in una situazione che, umanamente parlando, era alquanto disdicevole e al limite della decenza e dell’educazione.
Il fatto però, comunque la si giri, è evidente: entro il 6 giugno doveva esser convocato un consiglio comunale straordinario con argomento principale l’ex CEM, noi avremmo anche aspettato la fine della stagione estiva prima di chiedere conto, ma visto le cifre che aumentano in maniera esponenziale, con relativa correzione di bilancio il chiarimento in consiglio era il minimo. Ciò non è stato possibile, le regole non sono state rispettate e questa non è la prima volta.
Ci chiediamo però come possa giovare tutto ciò ai Verbanesi. Noi, da comuni cittadini che si sono messi a disposizione della politica per un periodo della loro vita, ci domandiamo quanto questa situazione aiuti la città. Noi crediamo, e lo sentiamo tra la gente, sia ora che tutto il consiglio comunale riprenda il suo ruolo, uscendo da questo vortice. Piuttosto si nomini un nuovo capogruppo di maggioranza, si proponga un rimpasto di giunta, si chieda al Sindaco di fermarsi, di smetterla di pensare da solo facendo terra bruciata attorno a sé, di svendere il patrimonio comunale, di creare sempre e solo parcheggi, di fare cause a mezzo mondo e di rischiare di lasciare, alla futura amministrazione, un conto salato da pagare.
Per le azioni a nostro avviso “poco chiare e non trasparenti” (siamo ancora in attesa di alcuni dati riguardanti il forno crematorio che ci spettano di diritto in quanto presenti in consiglio, e se non li avremo saremo costretti a fare polemica a discapito di una collaborazione costruttiva per la citta) informeremo il Sig. Prefetto, per altre l’ufficio anticorruzione del Comune. Per i progetti insensati sfrutteremo la commissione lavori pubblici e lavoreremo come sempre “in sordina” senza tanto clamore, ma ribadiamo l’appello a tutti i consiglieri: facciamo capire a questa amministrazione che, al di là degli spot propinati ai cittadini, così non si può andare avanti e la gente è stufa di questa politica, bisogna fare, fare bene e nell’interesse del cittadino, il protagonismo da giornale lasciamolo ad altri. Ribadiamo al PD che alle parole di maggior collaborazione e condivisione devono seguire i fatti e se si vogliono evitare anche gli eccessi di contestazioni da parte di alcune opposizioni (a volte strumentali) le richieste di chiarimenti andrebbero esaudite.
MoVimento 5 Stelle Verbania