Nell’ultimo consiglio comunale del 29 settembre è stato approvato il regolamento per il registro comunale delle dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari, denominato “registro dei testamenti biologici”, con voto favorevole anche del MoVimento 5 Stelle. E’ bene ricordare che il testamento biologico può essere considerato un estensione del cosiddetto consenso informato. Infatti, quando il medico propone a un paziente una cura, un’operazione chirurgica o altro trattamento sanitario, gli espone i vantaggi e gli eventuali effetti collaterali. Sulla base di queste informazioni il paziente può decidere se sottoporsi o meno alla terapia. Nel caso si trovasse, però, in condizione di incoscienza e incapacità di esprimere la propria volontà, chi prenderà queste decisioni al suo posto? Il testamento biologico, inoltre, non è l’eutanasia, ovvero la richiesta espressa di porre fine alla propria vita, bensì, al contrario, si riferisce all’accettazione o al rifiuto di terapie mediche in caso ci si trovasse in stato di incapacità. Inoltre finora l’eutanasia NON è permessa dalla legge italiana.
Definiti questi aspetti principali e basilari, è bene chiarire che un registro del testamento biologico in comune è puramente un manifesto politico perché, in realtà, non abbiamo alcun risultato pratico: ad oggi non ha alcun valore legale. Il medico in ospedale non è tenuto a rispettarlo vista la legge nazionale che giustamente lo tutela.
Come sappiamo, il medico rischia procedimenti penali se stacca la spina o agevola il paziente in azioni che possono velocizzare la sua morte, difatti può anche essere accusato di omicidio colposo .Ad oggi, è bene ribadire, che questo testamento comunale ha prevalentemente un valore simbolico; l’unica piccola valenza che può avere è in sede di giudizio, come dimostrazione della volontà del paziente, ma solo in un processo, come successo nel caso Englaro. A livello nazionale, vi è anche una proposta di legge del Movimento 5 Stelle che cerca di ovviare a questa carenza legislativa.
Con senso costruttivo, in sede di Consiglio, abbiamo proposto, ai fini migliorativi del regolamento, di modificare alcune parti dello stesso. Quello che chiedevamo erano garanzie in più, ma evidentemente non sono state afferrate, o forse lo sono state, ma dopo quasi un anno di attesa c’era troppa fretta di approvare questo regolamento.
Con il regolamento approvato ad oggi è possibile modificare la propria volontà solo in orari di ufficio dal lunedì al venerdì. E’ quindi è falso sentire l’amministrazione affermare che è modificabile in qualsiasi momento, con questo regolamento non è così.
Nel caso una persona sia ricoverata in ospedale il regolamento prevede che i messi comunali possono recarsi presso l’ospedale su richiesta dell’interessato per registrare le sue volontà, peccato che è previsto solo se è ricoverato in territorio comunale, ovvero qualora la persona sia residente a Verbania ma ricoverata in altra struttura ospedaliera, anche solo Domodossola, non può avvalersi di questa possibilità. Vista anche la prospettiva futura di un ospedale unico a Ornavasso questa opzione non potrà mai essere utilizzata.
Ribadiamo che questo regolamento rimane prevalentemente un manifesto politico, perfettibile, che però da un forte segnale: un piccolo passo, seppur carente, che sottolinea la libertà dell’individuo di decidere per sé stesso, sempre in attesa che a livello nazionale si faccia qualcosa di concreto.
M5S Verbania