Archivi tag: #consigliocomunale

Reddito di Cittadinanza

IL COMUNE DI VERBANIA SI SCHIERI PER TUTELARE CHI E’ SOTTO LA SOGLIA DI POVERTA’

cittadinanza-thumb-560x292-53316

Il gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle di Verbania ha depositato una proposta di delibera per chiedere all’amministrazione comunale di porre in essere tutti gli atti, le richieste e le iniziative opportune e idonee a favorire l’approvazione della proposta di legge nazionale n. 1148 presentata dal Movimento 5 Stelle sull’istituzione del reddito di cittadinanza, la proposta di legge regionale n. 156 “Prime misure per un reddito di cittadinanza piemontese” a firma del Movimento 5 Stelle Piemonte per il sussidio monetario atto a raggiungere la soglia di povertà assoluta, così come calcolata dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) e di  aderire alla campagna lanciata dall’Associazione “Libera” sul “Reddito di dignità” con la quale si chiede l’istituzione del Reddito Minimo o di Cittadinanza;

Già il 18 settembre il M5S regionale aveva depositato la proposta di legge per istituire il reddito di cittadinanza piemontese, a prima firma Davide Bono.
Tale sussidio è rivolto alle persone in cerca di lavoro, disoccupati, inoccupati e sottoccupati.

Ecco i punti della proposta di legge regionale:

– Requisiti: cittadinanza italiana o residenza in Piemonte da almeno 5 anni, età tra i 25 ed i 65 anni, reddito famigliare inferiore alla soglia di povertà assoluta ISTAT, iscrizione al centro per l’impiego competente.

– Obblighi: partecipazione ad una delle azioni di formazione professionale regionale con frequenza di almeno l’80%, accettare ogni offerta di lavoro compatibile, partecipazione ad un progetto di utilità collettiva organizzato dal Comune di residenza.

– Coperture finanziarie. Impossibile trovarle oggi nel bilancio regionale: la copertura finanziaria che viene proposta proviene dai fondi della Coesione Sociale (in primis fondo sociale europeo cofinanziati da fondi statali e regionali) per un totale di 60 milioni di euro annui (su un totale di 1 miliardo in 7 anni). Tali fondi potrebbero essere usati come misure di accompagnamento alle politiche attive di ricerca del lavoro (formazione, orientamento) senza violare le direttive europee. Chiediamo quindi alla Regione Piemonte di farsi portavoce di una tale richiesta a livello nazionale ed europeo.

Anche il centrosinistra regionale ha presentato una proposta di legge simile alla nostra che prevede un sussidio di 600 €/mese, senza però reali coperture (fondi delle politiche sociali). A livello nazionale Renzi bolla come “assistenzialismo” il Reddito di cittadinanza proposto dal M5S, in Piemonte i democratici rincorrono una delle nostre principali battaglie. Speriamo che l’amministrazione e tutto il consiglio comunale di Verbania si facciano portavoce di queste nostre richieste con un impegno preciso affinchè al più presto venga approvata e finanziata una misura di sostegno al reddito universale in modo che nessuno venga lasciato indietro.

Movimento 5 Stelle Verbania

NO TTIP : VERBANIA C’È!

378113

Il Consiglio Comunale di Verbania ha votato favorevolmente la mozione redatta grazie alla sensibilizzazione messa in atto dal Comitato No TTIP Verbania, fortemente voluta anche dal MoVimento 5 Stelle Verbania, illustrata da Sinistra Unita e appoggiata da quasi tutti i capigruppo delle opposizioni. Anche la maggioranza, il “PD Verbanese”, lasciando libertà ad ogni componente di votare secondo coscienza ha dimostrato, almeno su questo argomento, di voler tutelare i cittadini. Auspichiamo che anche in altri comuni del vco si faccia lo stesso ” Quando a livello nazionale?
Il comitato NOTTIP ha l’obbiettivo di promuovere azioni pacifiche e divulgare informazioni ai cittadini ignari di quanto stà avvenendo in merito al Trattato Transatlantico per il commercio e gli investimenti, calpestando le più elementari regole Democratiche.

Al comitato NO TTIP VERBANIA, aperto a qualunque ente, associazione o schieramento politico, ad oggi aderiscono:

-ARCI
-ANPI
-GAS Verbania
-GAS Omegna
-Associazione Alekos Di Verbania
-Cerchio delle donne
-Associazione Mentelocale
-Associazione Slow Food Verbania
-Mani Tese
-Centro del Sole Legambiente
-Movimento 5 stelle Verbania
-Sel Verbania
-Partito comunista d’Italia Verbania
-Verdi
-Rifondazione Comunista

Come MoVimento 5 Stelle Verbania non possiamo che esser soddisfatti di questo risultato che, per il bene comune, và al di là degli schieramenti di partito. Ora stà all’amministrazione portare avanti le richieste del Consiglio ovvero intraprendere tutte le azioni necessarie di pressione di propria competenza volte a promuovere il ritiro da parte del governo Italiano, nell’ambito del consiglio Europeo, dal TTIP e, in subordine la non approvazione dal parte del Parlamento Europeo; intraprendere azioni di sensibilizzazione e mobilitazione contro il TTIP e per far sapere che Verbania dice No al TTIP così come tanti altri comuni Italiani e di altre nazioni europee.

Gruppo consiliare,
MoVimento 5 Stelle Verbania

stop-ttip

VERBANIA NOT FOR SALE (non è in vendita!)

cimiteroMercoledì sera, in Consiglio Comunale, abbiamo potuto assistere ad una vera e propria televendita con consiglieri del Pd, Assessore Forni e Sindaco prodigati a convincere la minoranza (e anche qualche scettico della maggioranza) che questa privatizzazione “s’ ha da fare”.

Abbiamo sentito di tutto: “il comune non può fare marketing e business sulle cremazioni” (infatti lo farà il privato), non abbiamo personale competente, la gestione comunale non funziona, è un trend in crescita per cui bisogna costruire una seconda linea, insomma “un pessimo affare per il comune, meglio darlo al privato”, il quale, avendolo in concessione per 30 anni, avrà un utile complessivo di almeno 7,5 MILIONI di euro dato che ad oggi il forno rende mediamente, al netto delle spese, 250.000 euro (pur con tutti i problemi tecnici paventati). Peccato che il fabbisogno Verbanese è nettamente soddisfatto (solo il 20% delle cremazioni è di residenti, l’80% viene da fuori), a noi una seconda linea non serve, anzi, arriveranno salme da ogni dove con dei forti rischi ambientali e, come ha ben sottolineato il consigliere Carlo Bava “arriveranno cadaveri da ovunque in un’area che è già critica per l’ambiente”… “la combustione di cadaveri libera anche diossina e composti che non conosciamo perché le persone non sono più carne e ossa. Pensiamo ad esempio ai farmaci e ai prodotti chemioterapici che andranno a volatilizzarsi”. Ci è stato detto che il costo del personale sarebbe altissimo, anche se oggi il costo del personale incide per 70.000 euro con due addetti e, se si facesse un servizio “non per lucro” con i 250.000 euro di utile pagheremmo non 2, ma altri 7 dipendenti, arrivando a 9.

Il Sindaco in capigruppo ha detto che non vuole essere ricordata per l’amministrazione del forno inceneritore. Noi non sappiamo per che cosa verrà ricordata però la vogliamo aiutare ad avere un motivo in più per mantenere comunale il forno crematorio, per mantenere un servizio a prezzo contenuto, per non peggiorare la salute dei residenti di Pallanza e S. Anna: realizzare un impianto risparmiando almeno 700.000 euro.

Comune di Frosinone: Ubicato presso il cimitero il “cosiddetto forno crematorio” potrà effettuare 4 cremazioni al giorno per 250 giorni l’anno. Circa mille cremazioni l’anno. Un sistema alternativo di gestione della salma che si appresta ad essere l’unico nel basso Lazio e nell’alta Campania. La tecnologia di riferimento adottata per la cremazione è quella di una ditta di Udine, già realizzatrice di numerosi altri impianti di cremazione in Italia, tra cui quello realizzato presso il civico cimitero di Verbania. Proprio la nostra Verbania! L’attuale amministrazione parla di una seconda linea da realizzare e di un costo di 1.700.000 euro, eppure l’impianto di Frosinone ha avuto un costo complessivo di 890.000 euro di cui 526.000 euro per le opere in muratura e 364.000 euro per forno crematorio, e attrezzature varie. La spesa complessiva della realizzazione del complesso del forno crematorio possa essere considerata di poco superiore ad un milione di euro, tenendo conto delle ulteriore spese minori che l’amministrazione ha dovuto sostenere quali: spese tecniche, adeguamento cabina per fornitura elettrica, autorizzazione ASL e autorizzazione per la emissioni in atmosfera dell’impianto di cremazione. Un impianto a norma e zero impatto ambientale. Per l’impianto realizzato, l’ Amministrazione del comune di Frosinone, ha stabilito prima dell’entrata in funzione, anche l’acquisto di una sezione di depurazione fumi adatta al trattamento dei composti organo clorurati (tra cui in particolare figurano diossine e furani) da interfacciare con l’esistente sistema di filtrazione a maniche. Un dettaglio non previsto in precedenza ma necessario per garantire il rispetto di tutte le condizioni operative dei parametri di emissione previsti per gli impianti di cremazione, in considerazione dei sempre più stringenti limiti di emissione della normativa nazionale e regionale ed al fine di preservare nella maniera più assoluta la salute della cittadinanza e la qualità dell’aria. L’unione tra il sistema di iniezione e reagenti ed il sistema di filtrazione a tessuto amplia il campo di azione, consentendo un abbattimento completo degli inquinanti.

Un moderno impianto di cremazione ha generalmente un funzionamento completamente automatico e richiede minimi interventi manuali da parte degli operatori. La ditta dispone di una struttura tecnica in grado di supportare i propri Clienti nella fase di formazione teorica ed addestramento pratico degli operatori addetti e può pertanto proporre programmi di formazione della durata variabile di 2-5 giorni a seconda del grado di esperienza degli operatori ed al loro numero. Fornisce un pacchetto di supervisione e comunicazione remota del processo di cremazione sia in ambiente SCADA che in ambiente WINDOWS che consente di ottenere un report per ciascuna cremazione con indicazione dei dati anagrafici e di processo. In tale pacchetto è possibile prevedere anche un servizio di telediagnosi con gestione remota degli eventuali allarmi di processo e con possibilità di modifica on-line dei parametri di processo dalla sede della ditta senza necessità di intervenire in loco in caso di anomalie o malfunzionamenti. Tale servizio consente di minimizzare gli interventi in loco dei tecnici e di identificare falsi allarmi e anomalie dovute a malfunzionamenti e/o operazioni errate da parte degli operatori.

Il programma del Sindaco recitava “se puoi sognarlo puoi farlo”, ha ragione, perché quindi gettare la spugna…in mano ai privati? Le soluzioni ci sono, basta volerlo.

Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle Verbania

Ricovero Muller: Tutto a posto ( o quasi ), ci pensa Borghi.

presentazioneDurante l’ultimo consiglio comunale il MoVimento 5 Stelle di Verbania ha presentato un’interpellanza sulla vicenda delle nomine al “ricovero Muller” che vedeva alcuni nominati nel Consiglio di Amministrazione che dovrebbero decadere (secondo la legge) entro un anno dalla nomina, quindi nel settembre prossimo. Cosa più rilevante però è il caso del Direttore Sanitario, nominato e stipendiato, mentre in base alla legge non avrebbe dovuto ricevere alcun compenso. Quest’ultimo per alcuni mesi ha percepito uno stipendio che non gli spettava, chi rimborserà?

Questa vicenda assume toni surreali se per sistemare la situazione si vanno a toccare i “tasti” nazionali, ma vediamo perché.

Il 19 maggio la Corte dei conti rimette all’amministrazione Comunale “l’assunzione delle conseguenti decisioni concrete in coerenza con la vigente normativa”. Cosa si fa quindi? Vi sono solo due strade: o privatizzare l’Ente, oppure cambiare la legge. Ebbene, il 16 Luglio, l’Onorevole Borghi pubblica sul suo profilo Facebook un post che vi invitiamo ad andare a vedere (commenti contrariati compresi) che recita: “”Approvato emendamento PD per consentire ai pensionati di svolgere a titolo gratuito incarichi direttivi. “…” Esempio: Ricovero Muller di Verbania, per il quale proprio in questi giorni era stata sollevata la legittimità del consiglio di amministrazione””.

Inutile dire che il “problema di legittimità” nel cda del Muller era stata sollevata dal consigliere nominato dai 5 stelle che ha fatto notare la violazione della legge.

Ma cosa cambia con questo emendamento di Borghi? Possibile che la norma sia retroattiva e quindi si modificano le regole come si vuole? Davvero salva solo il Muller, e possibile che pur di salvare il Muller (e non capiamo il perché) si vanno a innescare meccanismi a livello Nazionale che creeranno delle criticità?

Per una corretta valutazione riportiamo alcuni passaggi della discussione avvenuta alla Camera dei Deputati in sede di votazione del suddetto emendamento.

MASSIMO ENRICO BARONI (M5S). “…” Riguardo questo emendamento “…” si aggiunge, alla possibilità di dare incarichi anche dirigenziali e direttivi ai pensionati, anche quella di distribuire cariche, quindi anche nomine, gratuitamente, per un tempo indeterminato. Questa è, se vogliamo, la sublimazione della permanenza nelle poltrone e la salvaguardia del potere. Nei luoghi decisionali, nei posti chiave, rimarranno, saranno collocati permanentemente i soliti illustri pensionati d’oro, quelli di tutte le stagioni. Uno a caso ? Amato. Ma il limite del mandato vi fa tanto paura ? L’incompatibilità vi è tanto ostica ? La freschezza e l’energia dei giovani le disprezzate tanto ? Il paradosso è vedere quarantenni al Governo che si danno un grande da fare per salvaguardare la gerontocrazia.”…” la gratuità alle dipendenze della pubblica amministrazione non è dignitosa per un’amministrazione che non si professa moderna ed efficiente, voglio sottolineare che la gratuità è oltretutto incostituzionale, signor Presidente: viola il principio di uguaglianza e di imparzialità. Il reddito, il giusto reddito, è un elemento di dignità e di libertà dal ricatto e dalla compravendita. Non a caso, ci battiamo per il reddito di cittadinanza, che è una garanzia di imparzialità. Vi domando: chi è disposto ad assumere gratuitamente un incarico dirigenziale con tutte le connesse responsabilità ? Un pazzo ? No, signori, l’unico che potrebbe è qualcuno che con quell’incarico ha ben in mente di curare altri e ben più rilevanti interessi, suoi e di suoi parenti, di amici e sodali. Il caso Incalza è illuminante. Lui era in pensione, ma aveva le sue società di appalti e di ingegneria, l’incarico direttivo esterno presso il Ministero di Lupi. Non serviva certamente avere un compenso aggiuntivo alla sua pensioncina da ex dirigente, ma era il tramite per governare gli appalti di un Paese intero dai quali lucrava milioni e milioni di euro. Ricordo che Incalza era un pensionato che da oltre quindici anni aveva un rapporto di consulenze e un incarico direttivo esterno. Immaginate davvero che un Incalza si attaccasse ai quattro soldi che un incarico ministeriale poteva dargli? Quell’Incalza e migliaia come lui ci ritornerebbero e ci resterebbero anche gratis in quelle poltrone.

MINO TARICCO (PD). “…” questa norma dà una risposta a centinaia di comuni marginali e montani dove moltissimi compiti delle comunità, il coordinamento delle IPAB, dei consorzi socioassistenziali, l’amministrazione di servizi comuni, viene fatto in quei territori da pensionati perché ci sono solo più pensionati. “…”

GIROLAMO PISANO (M5S). “…” questo potrebbe essere scritto nella delega specificando nel dettaglio quando sono attivabili questo genere di incarichi, ”…” Forse quei comuni se avessero le risorse potrebbero assumere dei giovani che non andrebbero via da quei comuni fermando un fenomeno di marginalizzazione
che sta distruggendo il nostro Paese .

CLAUDIO COMINARDI (M5S). “…” L’anno scorso è stata votata una norma sulla obbligatorietà dei magistrati e dei giudici ad andare in pensione ad una certa età. Per quanto riguarda i manager pubblici si sta facendo l’esatto opposto. La domanda sorge spontanea: ma la norma sui giudici e sui magistrati ve l’ha forse scritta Berlusconi ?

La domanda sorge spontanea: davvero per delle nomine di un ricovero era il caso di scomodare dei parlamentari? Perché?

MoVimento 5 Stelle Verbania

Movicentro, ci muoviamo a fare centro?

movicentroDal 17 Luglio 2015 , data della ultima commissione LL.PP. comunichiamo piccoli passi avanti in merito al Progetto Movicentro . I tempi sono ancora incerti per la realizzazione ma ciò che risulta diverso è lo spirito collaborativo di Dirigenti della Provincia che, con impegno e applicazione, stanno ricostruendo quanto accaduto in questi anni al progetto Movicentro .
Che la storia del Movicentro fosse quanto meno singolare ce ne eravamo già accorti , che fosse difficile estorcere dalla Provincia del VCO le informazioni necessarie ad una valutazione dello stato dell’ arte anche .
Elemento nuovo riemerso dal passato è che persino la Provincia , dopo il fallimento della Ditta Marinelli del 2012 , non credeva più in questo progetto decidendo di distribuire diversamente da quanto stabilito le risorse destinate a Movicentro ( nel Marzo 2014 la delibera provinciale che trasferisce 375000€ ) .
Non stupisce che in Gennaio 2014 , quindi a cantiere paralizzato , i fondi residui per la realizzazione del progetto fossero , dati provincia, 2.100.000 € mentre fino al 17 Luglio 2015 fossero diventati 1.600.000 €
Ora non stupisce più perché , a fronte di diverse commissioni lavori pubblici , richieste di incontri, documentazione e informazioni la Provincia fino al mese di Maggio 2015 avesse sempre risposto in modo superficiale e approssimativo alle nostre richieste di informazioni . Richieste inascoltate, fino ad oggi . Ci auguriamo di aver contribuito a iniziare la ricostruzione di quanto successo .
Purtroppo non ci stupiremmo nemmeno se in un futuro più o meno lontano scoprissimo altri artifici e giochi contabili legati al Movicentro e alla sua storia .
Prendiamo atto delle responsabilità del passato remoto e del passato recente .
Ora occorre lavorare perché il progetto Movicentro , seppur cambiato dagli accadimenti e dalle disponibilità di oggi sappia ben interpretare le attuali e future necessità di Verbania e città limitrofe la cui necessità di reti di trasporto efficienti è sempre più evidente per lavoro , studio , salute , turismo……
Per questo ci rivolgiamo agli attuali attori del progetto ( Regione , Provincia , Comune Verbania e RFI ) affinchè si giunga finalmente a vedere realizzata un ‘opera che oggi più che mai è necessaria e indispensabile al Comune di Verbania e che vedrà il Comune attore principale nella futura gestione e amministrazione in base alla nuova convenzione . Il rischio che non vogliamo correre è quello di avere due Bar, la sistemazione di una parte funzionale ad RFI e la non possibilità di avere dei posti auto. Spingeremo affinchè si porti a compimento l’intero progetto, con i parcheggi da anni sottratti ai fruitori della stazione.
Dopo tante domande cominciano ad arrivare delle risposte , anche se rimaniamo convinti che l’unica risposta plausibile da dare ai cittadini , a prescindere dalle colpe del passato , si chiama Movicentro .

UN SUSSULTO DI DIGNITÀ

foto-dignità Il 10 Giugno è un anno esatto dall’insediamento del Sindaco Silvia Marchionini. Un anno di cambiamenti più o meno discutibili che hanno visto più volte l’amministrazione ritornare sui propri passi o perdere pezzi. Si provi a pensare ad un esempio su tutti: Frontalieri con le Ali che ha visto sprecare risorse senza ottenere alcun beneficio, sull’onda dello spot, per poi affondare clamorosamente.
A tratti incomprensibile è stata la riorganizzazione della macchina amministrativa con il ripetuto spostamento di incarichi da un dirigente all’altro, accentrando poteri su pochi.
Una riorganizzazione che ha visto prima elogiare l’operato dell’allora Segretario comunale Zanetta Corrado, salvo poi contraddirsi dimissionandolo per far giungere l’attuale Segretaria Agata Papiri, a cui sono stati conferiti incarichi dirigenziali normalmente non di competenza del segretario, tradotti nell’assegnazione dell’ufficio corruzione e quello antimafia ad altri dirigenti, creando “criticità” nei ruoli di controllore e controllato. Una riorganizzazione che ha causato la dipartita di ben due assessori su sei, uno per “motivi lavorativi” (scaturiti verosimilmente dopo pochi mesi dall’insediamento mentre si discuteva in modo acceso del problema canile e spiaggia Beata Giovannina), l’altro con tanto di lettera di dimissioni e accuse al modo di operare del Sindaco definendo “…Un processo organizzativo in continuo divenire e per alcuni versi contradditorio..”” e ancora “”ma se non si discutono le azioni di maggior impegno collettivo in Giunta e nemmeno tra i Consiglieri””.
Un anno che ha visto il problema del Porto Palatucci, ancora oggi affondato e in parte camuffato da una rete ombreggiante; la spiaggia Beata Giovannina tutt’oggi chiusa alla cittadinanza; le piscine comunali con problemi non risolti; la gestione del Canile non ancora assegnata; Villa San Remigio coni progetti fermi.possiamo continuare citando gli abbattimenti con spostamenti di volumi e non, che in entrambi i casi hanno vista coinvolta la stessa impresa di costruzioni; ignorando i pareri della commissione paesaggio, organo comunale, scavalcato da decreti di urgenza; la carenza di comunicazione, non solo con le opposizioni, ma anche con la stessa maggioranza.
Oggi, l’unica cosa che è effettivamente cambiata è la costruzione del CEM, che incombe sulla città di Verbania che ad oggi, non conosce quali siano le reali destinazioni di quel “contenitore” e quali attività proporrà per poter ammortizzare tutti i costi sostenuti e futuri, salvo però pensare di farci un molo di attracco (tra due porti!).
Mentre scriviamo stiamo preparando la commissione Lavori Pubblici che tratterà il problema del Movicentro, il parcheggio multipiano adiacente alla stazione, era il 25 Agosto quando anche noi appoggiammo la prosecuzione dei lavori perchè sentivamo e sentiamo, per usare le parole del Sindaco, la responsabilità e ”” l’urgenza di risolvere i problemi – inclusi quelli ereditati – con pragmatismo e responsabilità, senza fretta ma anche senza sosta: per i cittadini “”. Ebbene, è passato un anno e nulla è cambiato.
Constatiamo però che anche delle belle iniziative siano state fatte, come il giro d’Italia, che ha visto la partecipazione attiva di molti volontari e il coinvlgimento della città, e questo non può esser che un segnale positivo. Ma ci chiediamo, a quale prezzo? Veramente il ristoratore che si trova a pagare un prezzo insostenibile, seppur minimamente ridotto sulla tassa sui rifiuti, trarrà beneficio a lungo termine da questo evento?
Nulla è perduto però, vediamo una maggioranza che in alcune occasioni si interroga sull’operato del proprio Sindaco, e riprova ne è stata, la richiesta di verifica di maggioranza fatta da Di Gregorio che si è tradotta però con un nulla di fatto. Eppure un sussulto di dignità c’è stato, nell’ultimo consiglio comunale, quando il presidente del consiglio comunale, seduto tra i banchi dei consiglieri, coscientemente non ha votato a favore del piano delle alienazioni, piano simbolo di un ennesimo atto di questa giunta che va: “senza fretta, senza sosta”.
Sarebbe opportuno però capire “dove stia andando” e a quale prezzo per la città, prima che non sia troppo tardi!

Analisi che fanno acqua!

image.phpCittadino: “Pronto Comune di Verbania? Sono un cittadino della frazione Biganzolo e vorrei conoscere la qualità dell’acqua che sgorga dal rubinetto della mia casa. Ho saputo che il M5S ha presentato un’interpellanza per la pubblicazione di questi dati in relazione all’acqua erogata nel comune di Verbania. E’ vero?”

Comune di Verbania: “può verificare sul sito http://www.comune.verbania.it/Servizi-al-cittadino/Ecologia”

Cittadino: ho già verificato ma sono riportate solo le date delle analisi di Arpa, Acqua Novara VCO e analisi Acetati per la località S.Anna. Dai documenti poi non è possibile capire di quale acqua si parli perché si riportano analisi di acque di pozzi e analisi di pozzi di controllo; quale sarà la differenza? Inoltre sul sito di Acqua Novara VCO si riportano le analisi dei punti di prelievo e dei pozzi ma ci sono solo alcuni parametri…

A parte gli scherzi, il comunicato dell’amministrazione cittadina datato 2 Aprile, degno della prima pagina del sito comunale, recita: “Il Movimento 5 Stelle chiede la pubblicazione dei dati sul sito del Comune. “Peccato” che già ci sono (e da tempo)…”

Caro Sindaco, è vero, il MoVimento 5 Stelle chiedeva, e chiede tuttora, la pubblicazione sul sito web del Comune dei risultati analitici con relativo referto firmato da professionista a partire dall’anno 2013 in poi, sia dei risultati delle analisi di Acqua Novara VCO che quelle condotte da ASL-ARPA sull’acqua erogata nel comune di Verbania individuando chiaramente tutti i relativi punti di prelievo (rubinetti/fontanelle e pozzi), oltre a quelli del pozzo 9.

Perchè il Sindaco crede di poter vantare la presenza dei dati sul sito comunale da molto tempo? Confrontandoci con gli uffici comunali, che svolgono un ottimo lavoro, abbiamo ricostruito le “prove” di quanto visionato da noi e quindi non è corretto quanto affermato dall’amministrazione con il comunicato del 2 aprile.

Acqua S. Anna, pozzo 9.

A febbraio 2015 abbiamo cercato i dati delle analisi di S. Anna. Le analisi di ASL-ARPA riportano sia quelle delle acque di pozzi che quelle dei pozzi di controllo (sarebbe il caso di distinguere per i cittadini la differenza). Nelle analisi di Acqua Novara VCO non compaiono i valori di comparazione rispetto ai parametri ricercati e mancavano numerosi parametri. Abbiamo scoperto successivamente di una nota inviata dagli uffici comunali ad Acqua Novara Vco in data 02 Dicembre 2014 ove si chiedeva l’integrazione di questi dati. In data 26 Gennaio 2015, cioè 4 giorni dopo la presentazione della ns. prima interrogazione, Acqua Novara VCO ha inviato agli uffici comunali le suddette integrazioni, che prontamente sono state pubblicate sul sito, ma, come si evince facilmente, dopo la ns. interrogazione.

Acque cittadine.
In data 24 Marzo 2015 presentiamo un ordine del giorno sulle acque cittadine (che invitiamo il Sindaco a leggere) e contestualmente inviamo alla stampa un articolo dove l’introduzione è “Le analisi delle acque cittadine devono essere pubblicate sul sito del comune”, riportando sì anche la spiacevole vicenda del pozzo 9, ma come esempio da non ripetersi e nell’ottica di informare in modo trasparente circa il controllo della qualità delle acque per rassicurare i cittadini ed invogliarli al consumo dell’acqua comunale.

Ovviamente prima di presentare il tutto abbiamo contattato Acqua Novara VCO che ci ha rimandato al loro sito ove era riportata (vedi foto) una mera tabella di confronto con le acque in commercio indicante in calce che i dati sarebbero stati aggiornati a fine 2014. Ecco però che, come per magia, dopo il 31 Marzo, sul sito Acqua Novara VCO compaiono le analisi e ci viene detto che erano lì da tempo. La prova che sono state messe dopo? Ebbene: su 42 verbali delle analisi dei pozzi, ben 30 sono stati validati il 31 Marzo 2015, cioè 6 giorni dopo il nostro articolo e 32 giorni dopo la presentazione della ns. prima interrogazione in Consiglio Comunale. Su 18 analisi delle reti di distribuzione riportate nel periodo 2014/2015: 3 sono state pubblicate il 30 marzo 2015, mentre 10 (più della metà!) indicano solo due parametri rilevati (Ferro e Manganese) mentre mancano parametri quali ammonio, conducibilità, pH, Torbidità, Escherichia coli (E. coli), Batteri coliformi a 37°C, disinfettante residuo. Ovviamente nessun riscontro circa la nostra richiesta di pubblicazione anche delle analisi eseguite dagli Enti pubblici quali ARPA-ASL o di avere almeno le analisi complete di Acque Novara VCO oltre che il confronto con il limite di legge per una più facile lettura per il cittadino.

Chissà, se qualcuno ha pensato di correre ai ripari mettendo i dati all’ultimo momento? Beh, la prossima volta almeno avvisi il Sindaco, prima che dica ancora: “che già ci sono… da tempo”, o forse era un pesce di Aprile comunale?

Movimento 5 Stelle Verbania

Movicentro o FERMOcentro

10359207_932448463452254_39372044896775261_n                               “bisogna fare in fretta”

Queste le parole del Sindaco quando fu approvata la convenzione che doveva portare alla conclusione del parcheggio che dovrebbe sorgere nei pressi della stazione ferroviaria cittadina. Il “dovrebbe” è d’obbligo visto l’atteggiamento della Provincia.
Il MoVimento 5 Stelle di Verbania il 9 Ottobre 2014 aveva fatto una prima richiesta alla Provincia per reperire tutte le informazioni possibili su tale opera e soprattutto il quadro economico della stessa. Sono passati 6 mesi, tempo in cui abbiamo presentato ulteriori tre richieste formali, sempre alla Provincia, avuto tre incontri con l’assessore Forni ed un incontro col Segretario Provinciale ma ad oggi nulla. Stanchi di essere ignorati denunciamo pubblicamente che i dati non vengono forniti, non solo a noi, ma anche al comune stesso.
I casi sono due: o la Provincia non sa nemmeno cosa sta costruendo, oppure lo sa, ma evidentemente ha qualcosa da nascondere.
Convocheremo nei prossimi giorni una Commissione Lavori Pubblici parlando anche di Movicentro, inviteremo nuovamente la Provincia, ma stavolta si presenti con le carte alla mano: piano economico dettagliato, piano finanziario, avanzamento contabile, stato avanzamento lavori, ultime 3 schede di intervento ed in ultimo,non per importanza, piano costi di manutenzione. Questi e la possibilità di intervenie nella riduzione del progetto erano una delle condizioni poste in consiglio comunale del 25/08/2014 per il nostro voto a favore della convenzione, promesse non mantenute. Ricordiamo che le cifre in gioco (come deliberato in CC) sono considerevoli Il costo complessivo è fissato in € 1.881.672,74 e gli Enti concorrono con le seguenti quote:
– La Provincia per € 848.364,79; ( provincia che fatica a trovare i soldi per lo sgombero neve )
– Il Comune per € 351.584,84 di cui €. 206.582,76 già erogate;
– RFI per € 681.723,11. Il progetto “Movicentro”, partito nel 1997 insieme ad altri 28 movicentri: oggi quello di Verbania risulta incompiuto .
Ci sono 10000 euro di affitto annui spesi per poter utilizzare il parcheggio di fronte cover. Ora basta, di parole ne abbiamo sentite fin troppe, vogliamo le carte.
MoVimento 5 Stelle Verbania